118. Desiderio non è Verità



Confusione tra desiderio, soddisfazione del desiderio e Verità:

quante volte abbiamo sentito dire “la religione è una dimensione tipica della natura umana” (generalizzazione indebita con evidente intento strumentale: imporre ai non credenti ore di religione e quant’altro).  Tipico della ragione umana (di tutti gli esseri viventi direi, anche il neonato che con il suo pianto cerca di attirare l’attenzione su di sé o la pianta che comunica con l’ambiente circostante) è l’attività di problem solving, vale a dire la ricerca di risposte di fronte a ciò che ancora non conosce o non riesce a gestire. Un tempo non si conosceva la materia che componeva le stelle, considerate quindi divinità. O le cause del terremoto, considerato castigo divino. Vale a dire la religione ha sempre costituito e costituisce una possibile risposta ad eventi o problemi o esigenze o desideri che altrimenti non riusciremmo a spiegare o soddisfare. E’ una risposta a ciò di cui ancora nulla o poco sappiamo (laddove vi è una terza via, vale a dire la sospensione del giudizio o posizioni di estrema cautela fino al comparire di nuovi dati).

 Anche oggi molti di noi, risolte molte delle questioni fisiche di cui sopra…,  si chiedono “da dove veniamo e dove andremo”:  alcune religioni con la “soluzione” dell’immortalità interpretano un desiderio. Importante però non confondere tra desiderio,  e credenza basata sulla possibile soddisfazione di tale desiderio.  Rivedere mia madre deceduta sarebbe bello, il fatto che ciò sarebbe bello non significa sia anche vero. Come desiderare una vincita al lotto non significa  vincere…o sì? Il desiderio quindi può e non può essere Verità.

Tutto questo non per gettare discredito sui credenti, ma affinchè alcuni di essi la piantino una buona volta di accollare ad altri al di fuori di se stessi tale “tipica dimensione della natura umana”.

La risposta corretta è “volentieri possiamo discutere sul tratto tipico della TUA natura e di quella di altri come te”. “Volentieri possiamo anche discutere su come gli esseri viventi DIVERSAMENTE gestiscano i problemi che ad essi si presentano ”.