130. Le implicature di Travaglio



Si deve essere preparati (Bersani non lo era a sufficienza purtroppo, si noti quindi la grande importanza della logica informale) per individuare correttamente le subdole fallacie, mescolate a falsi totali di varia natura, di Marco Travaglio a “Servizio Pubblico”, 1 marzo 2012,  con un preciso fine cui accenno al termine della nota.

1 “Io rispondo di quello che ho detto e non di quello che non ho detto”  2 il Pd  “ha minacciato di togliere la tessera agli iscritti sorpresi a manifestare contro la Tav, manco fossero pregiudicati o inquisiti, anzi, se fossero inquisiti la tessera ce l'avrebbero ancora, Penati è stato solo sospeso e la tessera l’ha ancora...". Poi, citando le parole di Bersani ha preso di mira, appunto, anche la Cmc: 3  “Bersani l’ha ripetuto anche stasera – ha detto Travaglio – "in fondo è solo un treno", no, non è solo un treno, è una linea ferroviaria che scava 57 chilometri nella montagna e che guarda caso è appaltata a una cooperativa rossa, la Cmc di Ravenna, molto nota alle cronache, soprattutto giudiziarie, per i suoi vecchi rapporti con Primo Greganti (ex funzionario del Pds, coinvolto nell'inchiesta Mani Pulite, in cui venne accusato di aver preso una tangente nell'ambito dell'affare Enel n.d.r.), siamo passati da falce e martello a calce e martello…

Sul punto 1: si veda il N. 66 del Menu, fallacia per implicatura. No caro Travaglio, non ti abbiamo frainteso, e neppure Bersani ti ha frainteso, è quello che hai lasciato volutamente intendere e rispondi esattamente per questo. Il non detto, il mal detto, l’omissione intenzionale valgono quanto, anzi peggio del detto, in quanto mirano a sottrarre la responsabilità dell’affermazione.

Sul punto 2: un falso clamoroso. Infatti:  “fino alla sentenza non c’e un colpevole, ma Penati ora non ha tessera e non può svolgere attività di partito, anche se questa è una misura temporanea” (Luigi Berlinguer). Al falso si aggiunge l’implicatura “anche il PD, come il PDL o altri permette a pregiudicati o inquisiti di esercitare funzioni pubbliche” (= sono tutti ugualiI), basata su un falso. http://www.repubblica.it/politica/2012/02/06/news/lusi_espulso-29442561/?ref=HREC1-12

Sul punto 3: (correggetemi per cortesia se mi sfugge qualche fatto) . Una domanda innanzitutto, fu la Cmc o Greganti ad essere noto alla cronaca per vicende giudiziarie? (molto ben formulata la frase…”guarda caso”).  Se la Cmc si sia resa colpevole, oltre che della “conoscenza con Greganti”, di qualche illecito, lo si menzioni. E qualora esista anche un solo sospetto, lo si motivi parimenti con delle prove relative. Dire “io sospetto” non è mai sufficiente, è sufficiente per gli ignoranti o per chi sa di parlare agli ignoranti.  Si sospetta che l’appalto TAV sia stato ottenuto con mezzi illeciti e con l'appoggio del PD (Bersani, come capo del partito giustamente si sente chiamato in causa)? Strano  non vi sia stato nessun ricorso sinora, per quello che mi risulta, di ditte non ammesse alla gara o che hanno perso la gara.  A me risulta invece che la Cmc sia la quinta impresa di costruzioni italiana, al 96 posto nella classifica dei principali 225 contractor internazionali che la rivista statunitense “Engineering News record” pubblica annualmente. La cmc vince molte gare, nazionali e internazionali? Ebbene, partecipando anche io a molte gare nel contesto della professione da me svolta, so bene che qualunque ditta partecipi ad un appalto di determinate dimensioni deve fornire referenze di un preciso tipo, fatturati raggiunti con progetti analoghi, garanzie finanziarie assai elevate e molto più ancora.  Quindi certo non vi è da stupirsi che la Cmc sia tra i pochi contractor italiani abilitati a concorrere agli appalti di maggiori dimensioni, sulla base dei requisiti tecnico-organizzativi ed economico-finanziari posseduti. Ancora dubbi? Va bene, ma il sospetto non basta, o si ha uno straccio di prova in mano, e se ne discute razionalmente, o si taccia. (*)

E’ poi certamente lecito, in via generale,  evidenziare le “colpe” di tutti, non è lecito non evidenziarne le proporzioni in relazione  (porre  implicitamente sullo stesso piano il ladro di un pollo e la banda della Magliana, attraverso un elenco indifferenziato) e quindi le DIFFERENZE. Ma evidenziare le differenze significa schierarsi, molto più faticoso del non schierarsi, in quanto demolire è molto più semplice che ricostruire, laddove ricostruire, ovvero presentare soluzioni, dovrebbe essere il fine di qualsiasi critica, anzi l’obbligo di qualsiasi critico.

 Non schierarsi non è un merito, ma un segno di vigliaccheria. Ha fatto bene Bersani a  parlare di “maestri di morale”: il qualunquismo per aumentare le tirature, il qualunquismo sfociante nel presentare una situazione politica come priva di alternative laddove le alternative ci sono eccome, è non solo intellettualmente disonesto, ma moralmente riprovevole.

Si noti inoltre che per confutare i sostenitori della Tav ( personalmente non entro nel merito, non avendo concluso le letture al proposito, e sospendo il giudizio) Travaglio menzioni unicamente frasette facili (facili per lui stesso) di questo o quello  e nessun rapporto dell’Osservatorio dedicato (!), quand’anche attaccandone le precise posizioni.  Il filo “logico”: Monti e personalità varie dicono soltanto di no, non motivano”. Falso, Monti e personalità varie si rifanno ai rapporti dell’Osservatorio, noti a chiunque abbia il tempo di leggerli e informarsi. In via generale, Travaglio ha operato una banalizzazione dell’argomento, di per sé assai complesso.

http://www.asud.net/images/doc/tavita.pdf

(*)  http://www.ltf-sas.com/pages/articles.php?art_id=532 (n.d.r. la cmc aveva vinto la gara di Venaus)


Si veda anche il punto Nr. 142 e 181 del Menu, sulla disonestà intellettuale  e il  qualuquismo di Travaglio