http://www.uccronline.it/2012/06/01/quel-che-la-scienza-spiega-e-che-lo-scientismo-non-sa/
Dal sito UCCR : un milione di parole inutili per spiegare che la scienza non spiega tutto “chi sono io e chi sei tu…perché sono qui e perché non sono lí….perché c’è il sole e perché c'è la luna…dove vado io e dove vai tu...”.
A prescindere dallo straw man (mi citino uno scienziato che pretenda di spiegare scientificamente perché io sono qui e tu non sei li: questi quesiti in genere finiscono all’etá di 13 anni o continuano con degni esiti in campo artistico, vale a dire uno scienziato non si occupa di essi, si occupa magari dei sistemi di apprendimento e del funzionamento del nostro cervello, dell’origine e dei meccanismi del linguaggio, delle origini e cause dei comportamenti umani e dei rapporti sociali… e non “perché io sono io e tu sei tu”) si manca di rispondere al quesito fondamentale:
se è la religione a fornire queste risposte (il fine dell’articolo è ovviamente questo, rivendicare l'esclusiva sulle questioni esistenziali) con quale GRADO di attendibilitá? Ad ognuno il suo campo certo, ma nel proprio campo si deve essere attendibili. Anche la filosofia ha ovviamente tentato di offrire risposte o soluzioni (anche se mai ha preteso di imporle istituzionalmente). Ma i risultati scientifici sono di tale rilevanza, rispetto alla conoscenza che l'uomo ha di se stesso, da incidere direttamente anche negli altri settori. Religione e filosofia conservano certo una loro importantissima libertà espressiva nonché funzione orientativa, ma non hanno più tutta la libertà (da cui anche l'accezione che propongo nella presentazione di questo sito): il limite risiede proprio nell'impossibilità di contraddire in maniera troppo palese le scoperte scientifiche. Se un tempo era possibile costruire una filosofia che individuava nell'acqua e nel fuoco il principio di ogni cosa, oggi sarebbe insensato continuare a farlo. Fino a 150 anni fa il libro della Genesi era sostanzialmente proposto come verità letterale, mentre oggi perfino il Papa sostiene che è una narrazione simbolica.
Quindi: 1) Una disciplina che pone solo quesiti non è una disciplina 2) una disciplina che pretende di dare risposte certe (rivendicandone persino l'esclusiva...) a qualcosa, imponendole istituzionalmente a tutti, partendo magari da determinati miracoli, deve essere da tutti quantomeno ripercorribile.