Socci sul suo sito: 'Vedendo il mare di sperticati elogi ed esaltazioni sbracate del cardinale Martini sui giornali di ieri, mi è venuto in mente il discorso della Montagna dove Gesù ammonì i suoi così: “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Luca 6, 24-26)."
Innanzitutto avrebbe dovuto, nel caso concreto, parlare di una ipotetica maggioranza (non coincidente con il “tutti” evangelico) poichè alcuni (*), come lui, esprimono differenti giudizi. E non sono proprio alcuni come lui a sostenere che la maggioranza del popolo italiano è credente, al fine di ottenere privilegi di varia natura? Qualora poi si desideri procedere per analogie si ricordino a Socci i giornali alla morte del Pontefice polacco. “Tutti” piuttosto che “maggioranza”. Ne trae identiche conclusioni?
(*) Da “Il Giornale”: “ <non ragionava come un uomo della Chiesa, non sembrava un Cardinale>. Ma è davvero un elogio non sembrare quello che si è, mimetizzare la propria missione, confondersi con il proprio tempo e tingersi dei suoi colori?”
Una bellissima analisi del prof. R. Gianino:
“Socci è un ideologo. Cioè sovrappone costantemente le proprie manipolazioni strategiche alla lettura delle cose e delle parole, secondo un fine a lui conveniente. Questo è il contrario di una visione scientifica, che si attiene filologicamente ai testi ed empiricamente ai dati. Socci pensa che sia inevitabile ideologizzare, come lo pensa Ferrara, perchè entrambi pensano che le opinioni siano più importanti delle conoscenze e che gli uomini seguono le opinioni e non le conoscenze. Martini invece era l'esempio fulgido di come anche da una posizione di fede si potesse mantenere un atteggiamento rigorosamente antiideologico attenendosi ai testi e non azzardando mai opinioni. Evidentemente a Socci non basta la sola fede, vuole l'ideologia della crociata. Ma questo è contrario ad ogni civiltà moderna (…) Sto ora leggendo un testo di Martini su una serie di esercizi spirituali e sono ammirato dal fatto che rimanendo nella piena ortodossia del pensiero e della pratica riesca ad evitare costantemente ogni giudizio che potrebbe, invadendo altri campi scientifici, risultare ideologico e manipolatorio. Questo poteva farlo perchè la sua fede conviveva e si alimentava anche di una solida cultura biblica aperta ai mutamenti dei tempi.”