Esaminiamo esclusivamente la logica di tale situazione: si sta bombardando la Libia, ma il nostro Capo di Stato, G. Napolitano, afferma che non siamo in guerra. Franca d'Agostini a pag. 89 di Verità Avvelenata parla di realtà 1 e realtà 2 e porta come esempio il film Flightplan del 2005, dove ad una donna si fa credere che la propria figlia non sia mai stata sull'aereo. La "verità pubblica" può arrivare a farci dubitare di un'esperienza appena avuta.
"Dal romanzo di Ethel Lina White, The Wheel Spins, del 1934, Hitchcock trasse il film The Lady Vanishers (1936), di cui Anthony Page nel 1979 fece un remake, con lo stesso titolo. La storia è in breve questa: una donna incontra un'anziana signora su un treno. Le parla, prende un tè e insieme a lei nella carrozza ristorante, quindi entrambe ritornano nel loro scompartimento e la donna si addormenta. Quando si sveglia è scomparsa. La donna non si preoccupa più di tanto, ma il tempo passa e la signora non si ricompare. Quando, perplessa, chiede notizie agli altri passeggeri, tutti asseriscono che non c'è mai stata nessuna anziana signora. La cosa procede per un buon tratto di tempo, nessuno a quanto pare ha mai visto quella signora, e la donna almeno per un attimo finisce per dubitare di essersi sbagliata. In un altro film, Flightplan (2005), diretto da Robert Schwentke, con JOdie Foster, una madre con una bambina di sei anni sale su un aereo, quindi si addormenta. Quando si sveglia la bambina è scomparsa. La cerca dappertutto senza trovarla, e ciò che più conta, nessuno l'ha vista: a un certo punto le fanno credere che la figlia non è mai stata sull'aereo, essendo morta qualche giorno prima. In realtà, in entrambi i casi si tratta di un inganno: la signora c'era, la bambina era vivissima. Ma l'inganno è così ben congegnato che le due protagoniste arrivano a dubitare di se stesse, e delle proprie percezioni.
Queste due storie ci dicono che esistono almeno due realtà a cui si riferiscono i nostri discorsi veri. La prima è la realtà delle cose che percepiamo o che abbiamo percepito, chiamiamola realtà 1, la seconda è la realtà che ci viene riferita dall'accordo pubblico, la realtà2. Ora, le due storie ci dicono che la realtà2 può influire sulla percezione e sul ricordo della realtà1, fino al punto da cancellarla: credevo che fosse così, ma poichè tutti dicono che non è così, forse non è così. La suggestione degli altri può arrivare al punto di farci dubitare di una esperienza appena avuta, come nel caso di The Lady Vanishes, o anche far dubitare una madre dell'esistenza della propria figlia, come nel caso di Flightplan.
Chiamiamo verità pubblica la verità riconosciuta tale da una comunità di persone. La verità pubblica ha un'importanza speciale in sede argomentativa, anche se è verità relativa a una realtà2 che può benissimo non essere vera realtà, ma una finzione costruita ad hoc per le più diverse oppurtunità"
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201103202044-ipp-rt10044-libia_napolitano_non_siamo_in_guerra_no_allarmismi
Affermazioni del tipo “i nostri aerei sono lí ma non sparano” oppure “non siamo in guerra” possono essere anche considerati tentativi per far superare alla popolazione il fenomeno noto come
dissonanza cognitiva
http://it.wikipedia.org/wiki/Dissonanza_cognitiva