Nel gennaio del 2010 scrissi la seguente nota sul ministro Brunetta:
Brainstorming su Brunetta, bamboccioni e polarizzazione delle emozioni
Il problema di brunetta sta nel fatto che usa un termine conflittuale. Perché? perché bamboccione è il prodotto di uno scontro fra due parti e non rappresenta in alcun modo una forma di negoziazione. In altre parole, bamboccione non identifica/denota un'idea, ma una posizione all'interno di un conflitto. Per cui il messaggio è assai violento, perché non mira a farti riflettere, ma a farti schierare a favore o contro i giovani.Il resto è irrilevante. Questa è la tecnica del centro destra. Leggendo tra le righe si noterà che è tutta comunicazione che mira a creare conflitti. Conflitti fra operaio e padrone, straniero e italiano, lavoratore dipendente e lavoratore in proprio, magistrati e imputati, docenti e genitori, e così via. Ovviamente, occorre poi spiegare perché la polarizzazione va a vantaggio del centro destra e non del centro sinistra. Qui la risposta è meno scontata. Intanto quando una discussione si polarizza, l'emozione diventa un tool estremamente utile, per cui funziona con la stessa logica binaria "sì/no". Questo ha l'effetto di reclutare "opinionanti", perché di fatto la struttura binariadella discussione ti aiuta a formulare l'emozione che poi ti fa schierare. Ma a parte questa, a sinistra non sono dei bravi demagoghi. per cui quando la discussione si polarizza, loro perdono subito. Quando brunetta esce con la faccenda dei bamboccioni, non puoi metterti a discutere nel merito, perché è una gara con l'handicap. Puoi solo rispondere "caro brunetta, lei stia zitto che non ha figli". Oppure "comoda la vita per chi è entrato in università senza concorso". Oppure "brunetta in un altro paese sarebbe già in pensione da un pezzo".
Il 15 giugno 2011 scrissi invece quanto segue….
...definibile in generale come mancanza di continuità del rapporto di lavoro e/o di un reddito adeguato su cui poter contare per pianificare la propria vita presente e futura) in realtà non esiste. Come non esiste la disoccupazione. E perché non esiste? Perchè i giovani possono “andare a scaricare le cassette di frutta ai mercati generali oppure andare a raccogliere le arance”. Vero questo, peccato che si tratta non solo del lavoro precario per eccellenza (del tutto equiparabile a quello dei call center, anzi molto peggio in termini di precarietà) ma anche di quel tipo di lavoro che le imprese fanno fare volentieri in nero.
2. Lilli Gruber chiede poi in cosa consisterà la manovra fiscale. Il nostro ministro porta un esempio tra i più importanti, quello che dovrebbe chiarire il concetto: “Niente agevolazioni per i Suv i cui proprietari hanno familiari portatori di handicap”. Beh certo, siamo d’accordo anche noi. Una domanda è però lecita: quanti Suv vi saranno in Italia riconducibili a portatori di handicap, sono così tanti da aver pregiudicato l’economia nazionale?...non penso. Ma il messaggio di Brunetta è chiaro: sono i disgraziati ad aver rovinato la nostra economia. Il fine è anche chiaro, ancora una volta, creare la guerra tra poveri, il disgraziato contro il disgraziato.
3. L’astensione secondo lui era ok per quanto riguarda i referendum, in quanto vi sarebbe stata troppo poca informazione sull’argomento. E già, hai proprio ragione caro ministro, concordo anche su questo. Avevate per intero Rai 1 e tutti i canali Mediaset oltre a quotidiani vari per illustrare a dovere i temi. Ma evidentemente avete pensato che la Rete potesse fare meglio, e ha fatto meglio.
Per quanto riguarda il video messaggio alla Bin Laden…in cui Brunetta nega e “rettifica” quanto da lui detto durante un convegno (“siete l’Italia peggiore”) rimando anche al fenomeno del doppio messaggio (si vedano ad esempio le tante dichiarazioni dei leghisti sui “culattoni” poi “ritrattate”:
"Non ho detto quel che ho detto, e se l'ho detto, ho travisato le mie parole".
Spesso accade che un politico proceda ad affermazioni insensate o false per fare leva sull'emozionalità o istinti più bassi della popolazione. Spesso accade in relazione a temi riguardanti l'omosessualità o il razzismo in generale. E' interessante notare come le "rettifiche" a posteriori in nulla intacchino il messaggio originario, in quanto l'informazione insensata o falsa nel frattempo avrà comunque fatto tutto il danno che doveva fare. Sarà cioè diventata verità condivisa, e avrà dato luogo e forma a una realtà a cui chiunque in seguito potrà fare riferimento. A quel punto il falso da me prodotto sarà entrato nella realtà sociale, costruita, in cui tutti tranquillamente vivono.
Si veda anche il punto 66 del Menu: fallacia di implicatura.