113. Falsa Analogia


 

La falsa analogia o analogia debole presenta la seguente forma:

 

A è come B.
B ha la proprietà P.
Quindi, A ha la proprietà P.
(laddove l’analogia tra A e B è debole.)

Si tratta di una fallacia molto comune, ma “falsa analogia”, il suo nome comune, conduce facilmente a fraintendimenti. Le analogie non sono né vere né false, esse presentano semplicemente diversi gradi , dalle strette somiglianze alle estreme differenze. Due importanti osservazioni:

1)    Nessuna analogia è perfetta, vale a dire, vi sono sempre differenze tra i termini dell’analogia. In caso contrario, non parleremmo di analogia ma di identità.

2)    Vi è sempre una certa somiglianza tra i due termini, non importa quanto differenti. Ad esempio, Lewis Carroll un giorno pose il seguente indovinello: perché un corvo è come uno scrittoio? (why is a raven like a writing desk?): quando Alice si arrende, il Cappellaio ammette di non conoscere lui stesso la risposta. Carroll ideò l’indovinello con l’intenzione di lasciarlo senza soluzione, ma le richieste di molti lettori lo indussero a cercarla. In seguito vi furono molti altri tentativi (perché entrambi dotati di penne, perché Poe scrisse su entrambi…).

Alcuni argomenti sono  basati su analogie troppo deboli per poter sostenere il fine prefissato.  Le analogie deboli costituiscono spesso un’alternativa alla mancanza di altre prove o evidenze.

Esempio:

La disputa intorno all’impiego del chlordane.

Washington (AP): L’unico imprenditore nel campo della disinfestazione nel congresso ha detto ai suoi colleghi mercoledì che sarebbe miope vietare l’impiego di chlordane e termicidi che lo contengono, che causano il cancro in animali da laboratorio. I sostenitori del provvedimento tuttavia hanno sostenuto che l’ente per la protezione ambientale si sta attivando contro tale prodotto chimico che potrebbe causare 300.000 cancri nella popolazione americana nel corso di 70 anni. “Questo provvedimento mi fa pensare ad una proposta di legge finalizzata alla proibizione delle automobili, dal momento che esse causano anche la morte” ha detto Tom DeLay, che possiede un’impresa di disinfestazione. EPA ha vietato l’uso dei prodotti chimici sui campi coltivati, nel 1974, ma ne ha consentito l’uso contro le termiti, in quanto tale ente non ha ritenuto che gli esseri umani vi fossero esposti (….) Fonte: Associated Press, 25 giugno 1987

L’analogia con le automobili è debole per i seguenti motivi:

-       Proibire le automobili sarebbe economicamente e socialmente molto più tragico di quanto lo sarebbe la proibizione di un unico pesticida

-       Vi sono molti pesticidi alternativi, ma vi sono pochi modelli alternativi per il trasporto di passeggeri

-       Le automobili rivestono un ruolo importante nella nostra società, mentre il chlordane è usato solo per prevenire danni alle abitazioni a causa delle termiti.

Riporto volentieri anche un esempio tratto dall’attualità. Il 27 novembre 2011 Ichino su La7 opera la seguente analogia, riassumendo: non è più come una volta, dove non esistevano neanche fax e stampanti, oggi compaiono sul mercato nuovi pc e cellulari mensilmente, le innovazioni non sono decennali ma quasi giornaliere, quindi anche i contratti di lavoro devono poter essere modificati con pari velocità, presentare pari “flessibilità” per adeguarsi alle nuove esigenze. Ma un lavoratore non è un PC o un cellulare, bensì un essere umano, che non diventa mai obsoleto e le cui esigenze rimangono invariate, in primis ad esempio la possibilità di avere un rapporto di lavoro continuato che gli consenta un progetto di vita. L' "aggiornamento" di un lavoratore avviene inoltre non attraverso la precarietà del proprio posto di lavoro, ma attraverso la formazione continua, all'interno e nel contesto del mestiere esercitato, con il supporto dell'azienda di riferimento.