148. Scientifica o Umanistica?



“(…) L’idea che la logica faccia parte della matematica e dunque della cultura scientifica è un portato della storia recente del logos, ed è saldamente collocata nelle nostre comuni intuizioni. Dire logica oggi è per molti se non per tutti come dire matematica. E’ vero che la logica moderna è diventata (più o meno dalla metà dell’800) logica matematica, nel senso che fa uso di simboli definiti matematici (…) Ma intesa nel senso proprio come teoria e tecnica del ragionamento valido la logica è evidentemente una disciplina preliminare e trasversale, che non è neppure propriamente filosofica: non per nulla Aristotele la identificava come propedeutica per ogni scienza. Da questo punto di vista proprio la logica è se mai il terreno comune della cultura scientifica e di quella umanistica, e fornisce i requisiti preliminari per cui l’una e l’altra possono essere capite (…). Operativamente non si tratta di (…) ma piuttosto di riportarla anche alla filosofia e al comune uso del linguaggio e del pensiero (…) Per esempio Boniolo e Vidali (2011) tendono a concepire l’argomentazione come un ragionamento situato e pertanto non stabiliscono una netta distinzione tra teoria dell’argomentazione e logica, ma piuttosto vedono la prima come una versione in contesto della seconda. In questo libro ci uniformiamo a questa seconda tendenza (…)”

 (Si veda anche il Nr. 58 del Menu)

 (da “I Mondi comunque possibili”, di F.D’Agostini, Bollati Boringhieri Editore, 2012, pag. 312/313 e 307)
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