008. Errore perduttivo

8. L'ERRORE PERDUTTIVO


"Perdurre, vocabolo arcaico derivato dal latino perducere, significa condurre, guidare a un luogo determinato o a un risultato, ma può significare anche indurre, persuadere, accattivarsi. Propongo di chiamare perduttivo ogni errore di attribuzione causale che si propaga, grazie al meccanismo dei biases e all’autorevolezza o alla forza persuasiva delle fonti, innescando una reazione a catena che conduce in errore un intero gruppo di persone.

La perduzione sarebbe un po’ come una valanga: l’errore di uno o di pochi viene ripetuto fino a diventare un errore sociale. Consideriamo un caso di perduzione che si è verificato a fine agosto in Grecia, dopo la propagazione quasi simultanea di numerosi focolai nel Peloponneso: anziché riflettere in maniera analitica sulle possibili cause del fenomeno, alcuni individui hanno suggerito una spiegazione frettolosa e unilaterale conducendo in errore gruppi più ampi di persone, grazie anche al contributo di certi giornalisti, anche italiani...gli individui tendono a fare attribuzioni esterne (fattori eccezionali al di fuori del raggio di azione del soggetto) anziché interne, vale a dire tendono ad accentuare l’importanza di fattori situazionali non controllabili minimizzando la propria responsabilità (gli psicologi parlano in questo caso di self-serving bias)" 


tratto da un articolo di Diogene Magazine.