(di Franca D'Agostini)
(…) La logica classica non è sufficiente per chiarire molte inferenze del tutto legittime che compiamo nella pratica della scienza, in filosofia, e in generale nella vita. In alcuni casi anzi il rispetto delle regole logiche sembra portare verso conclusioni inaccettabili, al punto che – si direbbe – la logica risulta in aperto conflitto con la razionalità: seguire la logica significherebbe (a quanto sembra) essere irrazionali. Ecco in sintesi le principali difficoltà. Condizionali difettosi (…)
Possibilità e Necessità: Esprimere nella logica fino a ora studiata un ragionamento del tipo ‘il paziente non può mangiare dunque rischia di morire’ può essere piuttosto laborioso. Certo possiamo tradurlo in: tutti i pazienti che non mangiano muoiono, il paziente non mangia, dunque muore. Ma nella nostra traduzione molto di quanto è espresso nel ragionamento viene perduto. Viene perduto il fatto che il paziene r i s c h i a di morire, ma non è sicuro che muoia, inoltre non muore ora ma morirà, e viene anche perduto il fatto che il paziente non p u ò mangiare. Ma soprattutto viene perso il nesso che lega l’impossibilità di mangiare al rischio di morire. Il ragionamento riguarda questo rapporto e non il rapporto tra il fatto che il paziente non mangia e il fatto che morirà (...). Queste e altre variazioni e difficoltà sono dunque oggetto delle logiche dette non classiche, della logica induttiva, della teoria delle probabilità e della teoria delle decisioni (…) le logiche alternative ( e quelle devianti) oggi non vengono interpretate come rivali della logica classica, ma piuttosto come logiche allargate o estese (…) pluralismo logico”
(Franca d’Agostini, I mondi comunque possibili, cap. 6, Bollati Boringhieri Editore: assolutamente da acquistare).