188. Un messaggio di pace

(del prof. M. Trainito)
 
Nel suo  messaggio "di pace" (peraltro pieno di quelle stesse ambiguità concettuali che a un certo punto il testo stigmatizza) il Pontefice costruisce un perfetto esempio di "hate speech" e di dispositivo retorico  basato su clamorose fallacie logiche e falsità empiriche. Il passo-chiave è questo:

«Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perché ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace».

Il contesto (eutanasia, aborto...: temi caldi della contemporaneità) rende del tutto plausibile l'inferenza che il Pontefice si riferisca alle coppie omosessuali, anche se queste non sono citate (in pragmatica del linguaggio la chiamano "implicatura conversazionale", del tutto lecita seppur diversa dall'implicazione logica).
Però si noti la mossa retorica. Ratzinger dice: guardate che qui non parlo come capo di una setta religiosa che ha i suoi articoli di fede ecc. ecc.; io parlo come filosofo razionalista e come antropologo, infatti vi propongo principi "inscritti nella natura umana, riconoscibili con la ragione" e in quanto tali "comuni a tutta l'umanità" (va da sé che nella "natura umana", qualunque cosa sia e ammesso che qualcuno possa mai conoscerla esaustivamente, con ogni evidenza non è inscritto nulla di tutto ciò). Solo che fa finta di dimenticare il dato ovvio che il matrimonio tra un uomo e una donna è un fatto culturale tra tanti altri e non è niente affatto naturale, come sanno anche i bambini; e inoltre il suo discorso fallace implica logicamente che, per esempio, anche la poligamia nel mondo musulmano è contro natura, cioè, in base alle sue stesse equivalenze semantiche, contro la ragione, la verità, la giustizia e la pace. Ma si guarda bene dal rendere esplicite queste conseguenze logiche e sfrutta l'ambiguità del suo discorso per colpire conversazionalmente e ideologicamente solo il mondo gay, normalmente disarmato e pacifico (anche perché il mondo musulmano è un suo formidabile alleato armato nella battaglia contro l'ateismo, il cosiddetto relativismo, il laicismo e i diritti degli omosessuali), e soprattutto, subito dopo, per minacciare gli Stati democtratici con l'arma dell'obiezione di coscienza dei medici cattolici (il che, tecnicamente, è un vero e proprio attentato alla pace sociale e ai fondamenti dello Stato di diritto).

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20121208_xlvi-world-day-peace_it.html