di Giuseppe Guerrera
Il problema non si pone in termini di indignazione o neanche, rispetto a ciò che indigna, se ci sono cose più indigeste di altre. L’estetica del linguaggio può diventare la forma più complessa dell’etica e nello stesso tempo può diventare la sua negazione, al di là delle intenzioni. Battiato aveva cultura sufficiente per veicolare un messaggio esteticamente condivisibile, ma ha preferito l’immediatezza antiestetica suscitando una reazione contraria. L’estetica è sempre la madre dell’etica e l’incapacità di comprendere che il linguaggio volgare è l’antitesi del linguaggio armonioso, che il linguaggio antiestetico è la negazione della plasticità del linguaggio inteso come acceleratore del pensiero e della conoscenza, resta una occasione persa sulla strada della civiltà. Pazienza, sarà per un’altra volta.