Condivido questo splendido messaggio di uno dei giovani membri del gruppo FL.
Di P.F. Miccichè
Cari amici,
Perdonerete l'argomento fortemente off topic (oltre che strettamente personale) ma sento il bisogno di condividere con voi una piccola fetta della mia follia e cocciutaggine. Sono un ragazzo di 19 anni, "fresco" di maturità scientifica e di ammissione al triennio accademico al conservatorio (il corrispondente, relativamente alla musica, di qualsiasi corso di laurea). Ebbene, ho preso l'incosciente decisione di abbandonare tutto: gli studi di tipo scientifico, la passione insaziabile che ho per la musica, il "sudore" versato per poter accedere al migliore conservatorio della Sicilia.
Fra una quindicina di giorni mi trasferirò definitivamente(?) a Pisa per studiare filosofia all'università, e nutrire una passione che (più o meno) silenziosa cova in me da anni. Probabilmente avrò preso la scelta più stupida della mia vita, ma ho preferito optare per la strada che credevo più giusta rispetto a quella che sembrava più “facile”.
Vorrei gridare che c’è ancora qualcuno che crede nel pensiero, un giovanissimo, forse un illuso: la mia famiglia non è straordinariamente agiata e anch’io dovrò trovare un lavoro il prima possibile, e con viva probabilità sarà un’occupazione di ripiego. Ho preferito vendere la fame del mio stomaco per quella della mia mente, l’indipendenza economica per quella “intellettuale”. Alcuni amici mi danno del coraggioso, molti più dell’irresponsabile. Forse me ne pentirò, sarò un idealista, un “bamboccione”, ma credo che una vita totalmente astratta dal pensiero e dallo studio della filosofia (con il suo dubitare, la sua critica universale del reale, il suo distruggere i pregiudizi) sia condotta soltanto a metà.
Perdonatemi ancora una volta. Mi auguro di ritrovare calorosa accoglienza in questo “focolare” anche negli anni a venire, e di poter individuare fondamentali stimoli nelle vostre ricerche e nelle vostre stesse persone.
Grazie.