di KATIA BOVANI
I comportamenti tenuti da chi ricopre cariche di governo si distinguono in due generi : politicamente irrilevanti (ovvero di ordine prettamente personale) e politicamente rilevanti. Quest'ultimo genere si divide in due species : contegni politicamente rilevanti valutabili in termini di mera opportunità politica e atteggiamento politicamente rilevanti valutabili in termini di liceità e illiceità dove per "illiceità" si intende, ovviamente, tutto ciò che è contra ius.
Premesso che Berlusconi, al tempo del caso Ruby, era Primo Ministro (ovvero responsabile dell'andamento di tutta l'azione di Governo e garante, in senso a quell'azione del rispetto di tutte le norme costituzionali afferenti l'azione di governo, prima fra tutte l'art.97) mentre la Cancellieri è "solo" Ministro della Giustizia ( e, anche se nei fatti questa differenza sfuma ma giuridicamente è un discrimine grande come una catena montuosa), premesso questo va detto che la differenza tra il caso Ruby e il caso Ligresti è abissale proprio in considerazione delle differenze di specie di cui parlavo prima. Ruby era una ragazzina del "giro" femminile di Berlusconi (lasciamo perdere la questione della consumazione sessuale o meno che qui non rileva). ERA MINORENNE e, in quanto tale, da affidarsi ad una comunità. La telefonata di Berlusconi impedì che Ruby fosse affidata al soggetto istituzionale individuato dal magistrato minorile di turno e rese possibile l'affidamento di Ruby ad un consigliere della Regione Lombardia eletto col sistema del listino bloccato il quale, anzichè tenere con sè Ruby o portarla in un luogo consono al suo stato di minorenne, la collocò presso una delle qualsiasi amichette olgettine. Quindi, Berlusconi, sviando dal proprio alveo l'esercizio dei poteri istituzionali propri del Presidente del Consiglio dei Minsitri, li usò per un fine personale e per trasgerdire un ordine giudiziario il cui destinatario era una minorenne. Trattasi di comportamento politicamente rilevante caratterizzato da illiceità penale.
il caso Ligresti si compone di due telefonate : la prima quella della Cancellieri alla compagna di Ligreti senior in cui dice "qualunque cosa posso fare conta su me, non so cosa ma contaci", la seconda quella al carcere dove si informa sulle condizioni della Ligresti. E' certamente un comportamento politicamente rilevante..valutabile in termini di mera opportunità o di liceità? Un ministro della giustizia non dice "non so cosa" perché sa benissimo cosa deve fare se vuole incidere sul regime carcerario di una persona e, soprattutto, se ha intenzione di esercitare dlle pressioni, si informa prima sullo stato delle linee telefoniche della famiglia Ligresti, acquisisce la lista dei telefoni sottoposti ad ambientale, evita di fare la prima telefonata alla compagna di Ligesti, non chiama in carcere ma chiede un appuntamento riservato con il Procuratore Caselli. Tutto ciò sarebbe stato l'iter coerente e potrebbe definirsi, certamente, un comportamento politicamente rilevante e penalmente illecito. Ma lo svolgimento degli eventi nega che si siano verificati un intervento e una pressione del genere. E se sviamento dei poteri per fini estranei a quelli istituzionali non si è consumato, il comportamento della Cancellieri è solo un contegno politicamente rilevante e valutabile in termini di opportunità politica. Certamente politicamente non opportuno. E questa è la ragione per cui si dovrebbe dimettere. Non è politicamente opportuno che un ministro della Giustizia si attivi personalmente per conoscere le condizioni di salute di un carcerato anche se amico. O, al momento del suo insediamento, la cancellieri istituiva un ufficio dedicato alla monitorizzazione delle condizioni carcerarie istituendo linee verdi alle quali le famiglie potevano rivolgersi perchè gli uffici ministeriali e i canali governativi si attivassero per quei carcerati in serio stato di salute, oppure, in mancanza di un'iniziativa del genere, non è ammissibile che di certe premure possa avvalersi solo chi possiede il numero di cellulare del ministro. Politicamente inopportuno non illecito, più che sufficiente per le dimissioni come atto esigibile.Quello che è accaduto dimostra che la Cancellieri non è la persona adatta alla riforma del sistema.
I comportamenti tenuti da chi ricopre cariche di governo si distinguono in due generi : politicamente irrilevanti (ovvero di ordine prettamente personale) e politicamente rilevanti. Quest'ultimo genere si divide in due species : contegni politicamente rilevanti valutabili in termini di mera opportunità politica e atteggiamento politicamente rilevanti valutabili in termini di liceità e illiceità dove per "illiceità" si intende, ovviamente, tutto ciò che è contra ius.
Premesso che Berlusconi, al tempo del caso Ruby, era Primo Ministro (ovvero responsabile dell'andamento di tutta l'azione di Governo e garante, in senso a quell'azione del rispetto di tutte le norme costituzionali afferenti l'azione di governo, prima fra tutte l'art.97) mentre la Cancellieri è "solo" Ministro della Giustizia ( e, anche se nei fatti questa differenza sfuma ma giuridicamente è un discrimine grande come una catena montuosa), premesso questo va detto che la differenza tra il caso Ruby e il caso Ligresti è abissale proprio in considerazione delle differenze di specie di cui parlavo prima. Ruby era una ragazzina del "giro" femminile di Berlusconi (lasciamo perdere la questione della consumazione sessuale o meno che qui non rileva). ERA MINORENNE e, in quanto tale, da affidarsi ad una comunità. La telefonata di Berlusconi impedì che Ruby fosse affidata al soggetto istituzionale individuato dal magistrato minorile di turno e rese possibile l'affidamento di Ruby ad un consigliere della Regione Lombardia eletto col sistema del listino bloccato il quale, anzichè tenere con sè Ruby o portarla in un luogo consono al suo stato di minorenne, la collocò presso una delle qualsiasi amichette olgettine. Quindi, Berlusconi, sviando dal proprio alveo l'esercizio dei poteri istituzionali propri del Presidente del Consiglio dei Minsitri, li usò per un fine personale e per trasgerdire un ordine giudiziario il cui destinatario era una minorenne. Trattasi di comportamento politicamente rilevante caratterizzato da illiceità penale.
il caso Ligresti si compone di due telefonate : la prima quella della Cancellieri alla compagna di Ligreti senior in cui dice "qualunque cosa posso fare conta su me, non so cosa ma contaci", la seconda quella al carcere dove si informa sulle condizioni della Ligresti. E' certamente un comportamento politicamente rilevante..valutabile in termini di mera opportunità o di liceità? Un ministro della giustizia non dice "non so cosa" perché sa benissimo cosa deve fare se vuole incidere sul regime carcerario di una persona e, soprattutto, se ha intenzione di esercitare dlle pressioni, si informa prima sullo stato delle linee telefoniche della famiglia Ligresti, acquisisce la lista dei telefoni sottoposti ad ambientale, evita di fare la prima telefonata alla compagna di Ligesti, non chiama in carcere ma chiede un appuntamento riservato con il Procuratore Caselli. Tutto ciò sarebbe stato l'iter coerente e potrebbe definirsi, certamente, un comportamento politicamente rilevante e penalmente illecito. Ma lo svolgimento degli eventi nega che si siano verificati un intervento e una pressione del genere. E se sviamento dei poteri per fini estranei a quelli istituzionali non si è consumato, il comportamento della Cancellieri è solo un contegno politicamente rilevante e valutabile in termini di opportunità politica. Certamente politicamente non opportuno. E questa è la ragione per cui si dovrebbe dimettere. Non è politicamente opportuno che un ministro della Giustizia si attivi personalmente per conoscere le condizioni di salute di un carcerato anche se amico. O, al momento del suo insediamento, la cancellieri istituiva un ufficio dedicato alla monitorizzazione delle condizioni carcerarie istituendo linee verdi alle quali le famiglie potevano rivolgersi perchè gli uffici ministeriali e i canali governativi si attivassero per quei carcerati in serio stato di salute, oppure, in mancanza di un'iniziativa del genere, non è ammissibile che di certe premure possa avvalersi solo chi possiede il numero di cellulare del ministro. Politicamente inopportuno non illecito, più che sufficiente per le dimissioni come atto esigibile.Quello che è accaduto dimostra che la Cancellieri non è la persona adatta alla riforma del sistema.