304. La scopa di Occam


LA SCOPA DI OCCAM


La scopa di Occam a mio avviso la ritroviamo anche in dibattiti televisivi (e simili) vertenti su temi assai controversi, laddove a discuterne è chiamata solo una delle parti in causa o dove lo squilibrio tra i relatori è del tutto evidente. Una efficace arma è anche la scelta del relatore “più debole”, magari contrapposto sapientemente a quello “più aggressivo” o anche semplicemente piu preparato.  Trovare un equilibrio è sempre molto difficile, ma la disonestà intellettuale ovvero lo squilibrio creato a tavolino a volte è del tutto evidente.

(da “Strumenti per Pensare”, di D. Dennett, pag. 42)

Il biologo molecolare Sidney Brenner ha inventato di recente un delizioso gioco di parole, introducendo la nuova espressione scopa di Occam, per descrivere il processo in cui i fatti scomodi vengono spazzati via, nascosti, da difensori intellettualmente disonesti di una qualche teoria.  Questa è la nostra prima stampella esplosiva, uno strumento che ostacola il pensiero, a cui dovreste prestare la massima attenzione.

La pratica è particolarmente insidiosa quando è usata da propagandisti che rivolgono i propri sforzi al pubblico profano, poiché, come il famoso indizio di Sherlock Holmes del cane che di notte non abbaiava, l’assenza di un fatto  che è stato spazzato via dalla scena della scopa di Occam può essere notata soltanto dagli esperti (…) nella foga della battaglia anche gli scienziati seri a volte non sanno trattenersi dal ‘trascurare’ alcuni dati che minano gravemente la teoria che prediligono. E’ una tentazione a cui si deve resistere, a qualunque costo.