Agnostico: "non credo in Dio e nelle Scritture vale a dire nella Sua rappresentanza in Terra. la Sua esistenza non può essere nè provata nè smentita. Quindi seguo la ragione" Seguace di Odino: "hai sostituito Dio con la Ragione. La Ragione è quindi il tuo Dio, anche tu ti fai portatore di un Assoluto" -
La fallacia è constatabile nel rilevare queste basilari differenze:
1) la ragione umana, libera da vincoli a priori, puó condurre ad una molteplicità se non infinità di possibili interpretazioni del reale, la qual cosa non vale nel caso di un credo istituzionalizzato o "ufficialmente rappresentato". Tali interpretazioni sono sempre revidibili e/o aggiornabili al comparire di nuovi dati. 2) la ragione umana non si dà mai come infallibile, al contrario del credo istituzionalizzato o "ufficialmente rappresentato" nei suoi punti cardine.
Tale fallacia viene molto spesso utilizzata per "azzerare" le differenze e porre il diversamente pensante sulla medesima base di "pensiero unico". Potrebbe anche essere considerata una variante o "sottospecie" dello straw man" o uomo di paglia.
"(...) le formule che sono state loro inculcate...sono quasi sempre di una natura che mina o indebolisce la ragione che è naturale per l'uomo, ma che hanno insegnato alle loro vittime a guardare non solo come fallibile ma addirittura come maligna. Che cosa intendiamo per ragione umana? E' il nome di quella capacità che gli uomini hanno di accertare la verità grazie all'esercizio delle loro energie e a partire dalle informazioni che i sensi e le sensazioni possono fornire. Quindi, proprio per il significato di questa espressione, gli uomini non possono scoprire ciò che la ragione umana non può scoprire; quando i dogmatici parlano, come fanno di solito, dell'inevitabile errore della ragione umana, tradiscono solo il loro segreto intento di indurre i loro discepoli a non usare i soli mezzi a disposizione dell'uomo per distinguere il vero dal falso. Vorrebbero indurre l'uomo ad autocostringersi, in modo irragionevole, a fare ciò che loro gli dicono, esercitando su di lui una specie di potere ipnotico acquisito quando egli era troppo piccolo per resistervi. Più tardi essi negheranno spudoratamente di aver agito in questo modo (...)
(Charles Sander Peirce)
Si veda il punto 98 del Menu, riguardante l'enorme differenza tra assioma e dogma.