La reductio ad Hitlerum (espressione coniata negli anni 50 da Leo Strauss) é una fallacia logica riconducibile alla categoria degli attacchi ad hominem e dell’appeal to emotion. Essa consiste nel tentare di delegittimare il proprio interlocutore attraverso paralleli fallaci (ovviamente non tutti lo sono) con personaggi malvagi, primo su tutti Adolf Hitler, ma anche Stalin o altri. Uno dei possibili schemi: Mario sostiene x. Anche Hitler sosteneva x. Quindi x è sbagliato. Ovviamente il semplice fatto che Hitler abbia sostenuto x non rende x di per sé errato. Hitler ad esempio amava i cani e la pittura, e non per questo cani e pittura sono da aborrire. Spesso vengono condotti paralleli e si fa voluta confusione tra l’eutanasia nazista (soppressione “di Stato” di portatori di handicap) e quella odiernamente intesa come decisione autonoma e volontaria di un singolo individuo di porre termine alle sofferenze causate da una malattia inguaribile (spesso si associa anche la fallacia logica del “pendio scivoloso”: “se cominciamo con il testamento biologico finiremo poi col sopprimere, come Hitler, i disabili”). Hitler elogió nel Mein Kampf la Chiesa Cattolica, ma non sulla base di questo la Chiesa Cattolica è da aborrire.
Un parallelo non fallace potrebbe essere quello della creazione per motivi di propaganda di un nemico comune, senza che si possa dimostrare che la categoria prescelta sia davvero un nemico: a quel tempo l’ebreo, oggi lo straniero. Le tecniche di propaganda, come enunciate soprattutto nel capitolo VI del Mein Kampf, mi sembrano poi, purtroppo, tutte di estrema attualitá. In questo caso abbiamo corrispondenze 1:1 e le analogie servono effettivamente ad esemplificare mezzi e fini di alcune correnti politiche attuali, nonché ad evidenziare eventuali rischi.
Una estensione di questa fallacia al mondo Internet è data dalla “legge di Godwin”:
“mano a mano che una discussione online si allunga, la probabilitá di un paragone riguardante i nazisti o Hitler si avvicina ad 1” (1 rappresenta la certezza matematica).
Sebbene in una discussione tendente all’infinito vi sia probabilità di menzionare qualunque argomento, quando si invoca il nazismo in una discussione online, questo significa che tale discussione è sul punto di estinguersi, e quindi la probabilità che altre tematiche siano affrontate si annulla.
Anche Richard Sexton disse che spesso una discussione puó ritenersi s conclusa quando qualcuno dei partecipanti tira fuori dal cassetto, come ultima risorsa, i nazisti o Hitler. Personalmente aggiungerei che, talora, le discussioni addirittura li prendono come spunto iniziale…Hitler o Stalin….laddove quindi l’invito alla discussione dovrebbe semplicemente essere ignorato.
La “carta” di Hitler puó poi essere semplicemente usata per far perdere le staffe all’avversario, che in preda all’ira non sará piú in grado di gestire razionalmente la discussione.