Al Nr. 32 di FL si accenna ai celebri esperimenti di Stanley Milgram. Sul numero 100 di Mente & Cervello (continuo a consigliarne l’abbonamento) viene a questi dedicato un capitolo.
Viene descritto il contesto storico (nel 1961 il mondo intero seguiva lo svolgimento del processo al gerarca nazista Adolf Eichmann), lo schema sperimentale (lo Sperimentatore spiega all’Insegnante che a ogni risposta sbagliata verrà invitato a somministrare all’allievo una scossa elettrica di intensità crescente da 15 a 450 Volt, con una crescita progressiva di 15 volt per risposta. L’Insegnante non conosce il vero obiettivo, gli si spiega che si tratta di uno studio sulla memoria) ed infine le due teorie elaborate sulla base degli esperimenti effettuati:
1) Teoria del conformismo, che si basa sugli studi di Solomon Asch: far parte di un gruppo è sufficiente a modificare le azioni di un individuo e persino le sue percezioni. Solo il 25% dei partecipanti ai suoi esperimenti decise di non conformarsi alle norme comuni, una percentuale straordinariamente simile a quella che non portò alle estreme conseguenze l’esperimento di Milgram. La tendenza al conformismo è tanto più forte quanto più è stressante la situazione. Importante il ruolo del ribelle: se uno soltanto degli Insegnanti si rifiuta pubblicamente di proseguire, solo il 20% del campione conclude lo studio. 2) stato eteronomico, una condizione nella quale il soggetto non si sente più autorizzato a comportarsi autonomamente. L’obbedienza ai sistemi dell’autorità si apprende nell’infanzia, in quanto l’obbedienza è uno strumento di coesione sociale.
(*nota) :
per dovere informativo: Gina Perry ha di recente messo in discussione la validità metodologica degli questi esperimenti di Milgram. Da approfondire il fondamento di questa critica)