332. Riduzione a fallacia

Da un certo tempo notiamo quanto segue: quando si parla dei “massimi sistemi” si tende talora a ridurre questioni complesse, multiformi e pure sfumatissime come quelle dell’ateismo e della religiosità, della socialdemocrazia e del neoliberismo, dell’animalismo e posizioni ad esso contrarie, relative alla scienza e a dati o fatti - magari controversi - ad essa connessi a “fallacia”.

Se da una parte siamo contenti del fatto che forse vi sia una maggiore attenzione alla validità dei discorsi, dall’altra notiamo una certa inflazione ovvero un uso improprio di tali nozioni. In generale faremmo valere la regola del “meno è meglio”. Se un singolo commento è chiaramente sconclusionato lecito ovviamente rinviare ad eventuali fallacie, ma stando ben attenti a non coinvolgere l’intero tema trattato, laddove storia, economia, sociologia, antropologia, filosofia, scienza … con ogni probabilità dovrebbero avere, nel dibattito che avete in corso, la precedenza in termini di confronto sui contenuti. Come spesso diciamo, la logica non sostituisce la conoscenza o lo studio nei campi specifici di riferimento, è soltanto un utilissimo o anche fondamentale strumento per meglio gestire tali conoscenze

A quanto esposto in questa brevissima semplice riflessione aggiungiamo quanto segue: abbiamo notato in rete una certa tendenza a delegittimare lo studio di testi specialistici sul tema, sulla base del motto "basta saper ragionare". Taluni ritengono che per "filosofare" basti "saper ragionare" e non occorra avere una formazione adeguata ottenuta su testi adeguati. Stesso dicasi per l'etica. O l'arte. Come se il saper ragionare fosse un dono alla nascita. Chiunque vi inviti a rinunciare ad un qualsiasi tipo di studio è una persona pericolosa. Per quanto riguarda la logica speriamo di dare un piccolo contributo attraverso la bibliografia indicata nella presentazione del sito di FL, rinviando al fatto che gli schemini che si trovano in rete se da una parte sono utili, dall'altra rischiano di semplificare e costringere in recinti inadeguati situazioni complesse.