012. Non l'ho detto

12. Non l'ho detto

"Non ho detto quel che ho detto, e se l'ho detto, ho travisato le mie parole".

Spesso accade che un politico o un "giornalista" proceda ad affermazioni insensate o false per fare leva sull'emozionalità o istinti più bassi della popolazione. Spesso accade in relazione a temi riguardanti l'omosessualità o il razzismo in generale. E' interessante notare come le "rettifiche" a posteriori (sempre vengano fatte) in nulla intacchino il messaggio originario, in quanto l'informazione insensata o falsa nel frattempo avrà comunque fatto tutto il danno che doveva fare. Sarà cioè diventata verità condivisa, e avrà dato luogo e forma a una realtà a cui chiunque in seguito potrà fare riferimento. A quel punto il falso da me prodotto sarà entrato nella realtà sociale, costruita, in cui tutti tranquillamente vivono.

E' la tecnica del doppio messaggio: i propri adepti sanno bene trattarsi di convinzione radicata (per loro verità), gli altri vengono messi in tal modo a tacere, "non l'abbiamo detto".


Si veda anche il punto 66 del Menu: fallacia di implicatura.