Slaves at the root of the fortune that created Richard Dawkins' family estate - The ancestors of Richard Dawkins, the atheist campaigner against superstition, intolerance and suffering, built their fortune using slaves, it has been revealed.
He has railed against the evils of religion, and lectured the world on the virtues of atheism. Now Richard Dawkins, the secularist campaigner against "intolerance and suffering", must face an awkward revelation: he is descended from slave owners and his family estate was bought with a fortune partly created by forced labour. One of his direct ancestors, Henry Dawkins, amassed such wealth that his family owned 1,013 slaves in Jamaica by the time of his death in 1744. The Dawkins family estate, consisting of 400 acres near Chipping Norton, Oxfordshire, was bought at least in part with wealth amassed through sugar plantation and slave ownership. Over Norton Park, inherited by Richard Dawkins's father, remains in the family, with the campaigner as a shareholder and director of the associated business.
Una pagina degna di far parte di qualsiasi manuale di logica informale, in qualità di regina.
Scrive Douglas Walton: “In practical logic – often called informal logic – each particular argument must be studied on its own merits. Each case is unique, but in formal logic, if two cases have the same form, then their particular differences may be ignored, at least at the formal level. Even so, applying formal logic to particular arguments is a practical or informal task. This is so because it is usually required by the Principle of Charity that an evaluator of an argument represent the argument by its most specific form, where a choice is possible.”
Ci troviamo di fronte ad un attacco ad hominem, nei riguardi di un personaggio contemporaneo, condotto con riferimento ad antenati vissuti intorno al 1744. Vale a dire, l’ateismo di Dawkins viene affrontato non attraverso argomenti idonei a tal fine, bensì attraverso l’attacco personale, che nel caso più che particolare in questione neppure è personale ma di carattere “genetico-ereditario”, avendo a riferimento detti antenati, possessori di schiavi. La parte logicamente più interessante di tale articolo non è tanto l’attacco ad hominem, per quanto particolarissimo, bensì la conclusione logica generale cui necessariamente si giunge e di cui tali conservatori fondamentalisti sono i più convinti “negazionisti”.
A differenza di reati quali omicidio, furto et cetera, di carattere individuale (non possono essere “ereditati”) e quindi come tali perseguibili, in quanto illegali, la schiavitù era riconosciuta dall’ordinamento giuridico del tempo, che la rese possibile, come pure rese possibile l’esproprio degli Indios d’America (che si sono visti risarciti dallo Stato poco tempo fa, seppure in misura risibile). In questo senso non può che essere lo stato a dover risarcire misfatti le cui conseguenze continuano ad incidere pesantemente anche in epoca odierna sullo status economico-sociale dei neri. Certamente tutte le centinaia di milioni di americani i cui avi furono possessori di schiavi potrebbero ricostruire il proprio albero genealogico, stabilire in quale misura gli schiavi abbiano contribuito alla propria fortuna e quindi decidere spontaneamente un risarcimento al vicino di casa nero o a qualche associazione di neri…Vi sono state però proposte assai piu concrete ed effettive *** Nel seguente articolo del 2001 il Telegraph prende chiaramente le parti di coloro che rifiutano ogni tipo di risarcimento e titola quindi “non dobbiamo sentirci colpevoli per lo schiavismo”, riportando solo il parere di coloro che rifiutano detto tipo di compenso:
http://www.telegraph.co.uk/news/uknews/1357569/We-should-not-feel-guilty-for-slave-trade.html
“(…)But we do not and should not have any guilt. How can people be, generations after the event, guilty of the crimes of past eras? And it has to be remembered that there were many Africans involved in the slave trade."He cited the example of the president of Senegal, who told the UN conference that he came from a family of slave traders but did not expect to be asked to pay compensation.”
Già visto qualcosa di logicamente più affascinante?
*** http://en.wikipedia.org/wiki/Reparations_for_slavery