136. Ad Misericordiam



prende la parola Bossi per spiegare come è stato ingaggiato Belsito “Me lo ha consigliato Balocchi mentre era sul letto di morte (…) Belsito non mi sembrava lombardo (…) quando andai a trovare Balocchi che stava morendo gli avevano amputato una gamba, lui mi disse ‘devi prenderlo dopo di me come amministratore’ (…)”

E’ raro imbattersi in una fallacia ad misericordiam così maestosa. La fallacia ad misericordiam o ricorso alla pietà o appeal to pity  rientra nella categoria più ampia dell’appeal to emotion. E’ un errore commesso quando una persona sostituisce ad una prova un’affermazione che ha lo scopo di creare pietà. Tale ragionamento è conforme al seguente schema:

1.       X viene presentato per muovere a pietà riguardo ad un’affermazione Y
X suscità pietà, quindi Y è vero

Non sempre però le emozioni sono incompatibili con il pensiero logico, anche se indubbiamente le forti emozioni possono sovvertire il pensiero razionale, e puntare su di esse nel corso di un’argomentazione è spesso fallace.

Quando un appeal to emotion è appropriato e quando è fallace? In via generale si distingue tra argomenti che mirano a motivarci all’azione e argomenti che mirano a convincerci a credere in qualcosa. Gli appeal to emotion che mirano ad influenzare le nostre credenze sono sempre fallaci. Quando invece mirano a motivarci all’azione possono essere talora ragionevoli. Il fatto che noi desideriamo qualcosa non può costituire in nessun caso motivo sufficiente per crederci e il fatto che noi temiamo qualcosa non può costituire in nessun caso motivo sufficiente per ritenerlo falso. Ma il desiderio di qualcosa è spesso un buon motivo per perseguirlo e la paura di qualcosa un buon motivo per fuggirne.

Anche quando un appeal to emotion mira a motivarci vi deve però sempre essere una connessione logica tra ciò che ha suscitato la nostra emozione e ciò che veniamo spinti a fare. Banalizzando, la fotografia di un bambino affamato del  terzo mondo indubbiamente e  ragionevolmente può indurci, quale mediatore morale,  a dare un contributo, ciò non significa non valutare il tipo di organizzazione alla quale devolviamo il nostro contributo. Il caso di una vecchia signora scippata e travolta da un motorino può indubbiamente e ragionevolmente essere preso ad emblema di un problema sociale, ciò non significa che la proposta cui ci viene chiesto di aderire, ad esempio l’inasprimento delle pene, sia quella più efficace, e non sia da prendere in considerazione in primis la prevenzione, attraverso  la soluzione delle problematiche socio-economiche di determinati quartieri o regioni, laddove criminalità e degrado vanno di pari passo.