33. sull'Orgoglio più a buon Mercato
"(...) il genere di orgoglio più a buon mercato è l'orgoglio nazionale. Esso infatti tradisce, in chi ne è affetto, la mancanza di qualità individuali, di cui egli possa essere orgoglioso, perchè altrimenti costui non si appiglierebbe a ciò che condivide con tanti milioni di persone. Chi possiede qualità personali significative riconoscerà piuttosto con la massima lucidità i difetti della propria nazione, avendoli continuamente sotto gli occhi. Ma qualsiasi miserabile poveraccio, che non ha nulla al mondo di cui possa andar fiero, si aggrappa alla nazione a cui appartiene, per esserne orgoglioso: così si rincuora, e ne è talmente grato da difendere con i pugni e con i piedi tutti gli errori, tutte le stupidaggini proprie della sua nazione (...) del resto l'individualità è di gran lung più importante della nazionalità e in un uomo quella merita attenzione e riguardo mille volte più di questa. Onestamente non v'è molto di buono e degno nel carattere nazionale, perchè esso si riferisce alla massa. Piuttosto ciò che appare in ogni paese è in varie forme, l'umana limitatezza, le umane storture e cattiverie, e questo è ciò che si chiama il carattere nazionale. Disgustati da uno di questi aspetti, ne lodiamo un altro, finchè non avvenga la stessa cosa con questo. Ogni nazione deride le altre, e tutte hanno ragione (...).
- da "la saggezza della vita", A. Schopenhauer, Ed. Newton, pag. 69 -