163. Leggere con la pennellessa


 

Chiunque, per sua natura, tenda ad attribuire più importanza alle difficoltà inesplicate che alla spiegazione di un certo numero di fatti, certamente respingerà la mia teoria” (Darwin, Origine delle Specie, Newton 2010, pag. 423).

Telmo Pievani, “In Difesa di Darwin”, Bompiani agone, 2010***”:

Pag. 36: “Il trucco ovviamente è che, ancora una volta, si vuole giungere alla conclusione che la teoria dell’evoluzione è solo un’ipotesi, come stava scritto nella Humani Generis di Pio XII del 1950. Come per le strategie dei creazionisti americani, si tenta di strumentalizzare le controversie che animano il dibattito evoluzionistico rappresentandole come ‘diverse teorie dell’evoluzionismo’ o come contraddizioni interne insanabili, per mostrare la presunta infondatezza teorica dell’impianto darwiniano. Un beffardo fraintendimento di cui soffrì molto, per esempio, il paleontologo Stephen J. Gould, la cui opera fu male interpretata come una forma di antidarwinismo. Quando morì nel 2002, all’età di 61 anni, l’Avvenire titolò il suo necrologio così “Il funerale del darwinismo”. Ma le discussioni interne a una comunità di ricerca non coincidono necessariamente con la debolezza di una teoria. Dovremmo forse rinunciare alla meccanica quantistica e a tutte le sue quotidiane applicazioni per via delle controversie, a volte accesissime, che si scatenano attorno all’interpretazione di alcuni suoi principi?”

In effetti, anche  il cristianesimo non può essere negato esclusivamente per il fatto che si sia articolato in diverse correnti, protestanti, eretici e quant’altro che “combattono” anche animatamente tra loro.

Dennet scrive ne “L’Idea pericolosa di Darwin”: “Una volta Quine, riferendosi ad un critico del suo lavoro che era andato completamente fuori strada, disse: Legge con la pennellessa. E’ un’inclinazione comune a tutti, specie quando tentiamo di interpretare in termini semplici il messaggio essenziale dei lavori che esulano dal nostro settore. Tendiamo a capire, leggendo solo poche e sicure pennellate, ciò che desideriamo trovare”

(Maynard Smith, 1981, p. 221): “Uno non può passare la vita a lavorare sulla teoria evoluzionistica senza acquisire la consapevolezza che la maggior parte delle persone che non lavorano in questo campo, e taluni che ci lavorano, hanno il forte desiderio di credere che la teoria di Darwin sia falsa. Me ne sono reso conto recentemente, quando il mio amico Stephen Gould, che è un darwinista convinto quanto me, si è ritrovato a essere la causa di un editoriale del Guardian, che annunciava la morte del darwinismo, seguito da un gran numero di lettere sul medesimo tema, soltanto perché aveva segnalato alcune difficoltà che la teoria non ha ancora superato

***Consiglio vivamente l’acquisto di questo testo, che illustra nel dettaglio e con i retroscena la surreale censura dei libri di testo italiani sul tema evoluzione, dalla scomparsa repentina nel 2004 fino ad oggi. Una citazione del ministro Buttiglione, da un articolo apparso su “Pensare Cristiano” del 21 novembre 2005, che si chiudeva con queste parole: “E’ particolarmente importante fare attenzione all’età degli allievi ai quali si impartisce l’insegnamento dell’evoluzionismo. Se esso viene insegnato in una età troppo precoce, in cui lo studente non è ancora capace di distinguere con chiarezza fra scienza e filosofia o religione, è inevitabile che esso venga inteso in un senso sbagliato, creando un danno grave sia alla formazione di una autentica mentalità scientifica che a quella di una autentica coscienza filosofica e religiosa” .

Siete quindi davvero certi che in Italia la situazione sia migliore che in America? In Italia abbiamo avuto nel 2004 un tentativo squisitamente e vigliaccamente (senza “processo”) abolizionista, laddove in Nord America i sostenitori dell’Intelligent Design e i creazionisti hanno “solo” tentato di affiancare gli insegnamenti: <L’operazione fu respinta dai giudici poiché ritennero trattarsi di espressioni religiose, non scientifiche, “una forma di cristianesimo”, come si legge nella sentenza della Pennsylvania del dicembre 2005 e dunque non ammissibile a scuola in virtù del Primo Emendamento della Costituzione Statunitense. Il giudice, conservatore, repubblicano e osservante, spiegò che l’Intelligent Design è una particolare forma di cristianesimo e non può essere riconosciuta per legge a scuola. La teoria darwiniana non sarà perfetta, chiosò il giudice con grande chiarezza, ma ‘il fatto che una teoria scientifica non possa offrire la spiegazione di tutto non dovrebbe essere usato come pretesto per introdurre nelle classi di scienze un’ipotesi alternativa inverificabile fondata sulla religione o per travisare proposizioni scientifiche ben fondate” > (T. Pievani)

 

L’intervento di Pievani all’ultimo festival della Mente di Sarzana: http://portale.festivaldellamente.it/mmplayer/mp3player.php?edizione=2012&miomp3=034_PIEVANI.mp3&title=Quando+nacque+la+mente+umana.+Come+siamo+diventati+sapiens&rel1=Telmo+Pievani+&watch=1#

Interessante l’accenno a S. Holmes e quindi al metodo abduttivo.