161. Ad Humanitatem ed Essenza

da “Strumenti per ragionare”, di G. Boniolo, P. Vidali, Bruno Mondadori Editore, di cui consiglio vivamente l’acquisto per l’approfondimento.

 

Ad Humanitatem

“Quest’argomento rimanda a una sorta di uditorio universale, attraverso il ricorso a un quantificatore universale (tutti, nessuno, ogni…). E’ un’argomentazione tipica del discorso filosofico con pretesa di universalità, ma proprio tale pretesa rende l’argomento criticabile.

Esempio: Ogni uomo tende alla felicità: la quale, pur definita e concepita in modo diverso, è comunque l’obiettivo dell’agire umano.

Qui si sostiene una tendenza generale, quella alla felicità. La proposizione è universale solo apparentemente perché si possono ammettere diverse concezioni di felicità, e con ciò si rischia di affermare tutto e il contrario di tutto: per esempio, che il suicidio è un genere di felicità. In generale, si risponde a quest’argomento verificando l’effettiva applicabilità del quantificatore universale, nonché il significato dei termini usati”


Essenza

“Quando si argomenta ricorrendo a qualcosa d’intrinsecamente caratteristico dell’uomo, di un’epoca, di un popolo, di un sistema economico e politico ecc., si presuppone un sostrato persistente ed essenziale e tale sostrato diventa una proprietà stabile del soggetto dell’enunciato.

Esempio: L’uomo può cambiare latitudine, epoca, costumi e religione, ma in rapporto agli altri uomini sarà sempre un lupo.

Quest’argomento vale se si ammette che qualcosa abbia un’essenza, e se tale essenza è conoscibile: in questo caso vi è un’essenza dell’uomo, in quanto caratterizzato dalla sua intrinseca aggressività verso gli altri uomini. E’ chiaro che la natura opinabile dell’argomento deriva dall’individuazione dell’essenza, oggetto peculiare di discussione filosofica (…)."